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Comtes de Champagne: La Cuvée de Prestige di Taittinger
Cos'è Comtes de Champagne, come nasce, perché affina 10 anni. La cuvée de prestige Taittinger spiegata in ogni suo dettaglio.
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Tempo di lettura 9 min
In Breve
Comtes de Champagne è la cuvée de prestige di Taittinger, creata nel 1952. Blanc de Blancs 100% Chardonnay da cinque Grand Cru della Côte des Blancs (Avize, Chouilly, Cramant, Mesnil-sur-Oger, Oger), Rosé con 70% Pinot Noir di Bouzy. Solo succo di prima spremitura, 10 anni di affinamento nelle Crayères gallo-romane UNESCO di Reims. Prodotto solo in annate eccezionali: 48 rilasci in 70+ anni. Lo Champagne di James Bond nei romanzi di Fleming, il preferito di Nureyev. Importato in esclusiva in Italia da Ghilardi Selezioni.
Contenuti
La prima volta che abbiamo visitato Champagne Taittinger con il team di Ghilardi Selezioni, la cena si è tenuta al Château de la Marquetterie, dimora storica della Maison a Pierry. Il vino d'aperitivo era Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2011. Una coincidenza che non ci è sfuggita: lo stesso anno in cui nasceva Ghilardi Selezioni, sulle vigne della Côte de Blancs maturavano le uve che avrebbero dato vita a quel vino. Dal 2023 importiamo in esclusiva Champagne Taittinger in Italia. In questi anni abbiamo visitato decine di volte le cantine di Saint-Nicaise, camminato tra i filari della Côte des Blancs, e parlato a lungo con Vitalie e Clovis Taittinger dello stile che definisce Comtes de Champagne. Questo articolo raccoglie quella conoscenza diretta.
Comtes de Champagne è la cuvée de prestige della Maison Taittinger, creata nel 1952 da Claude Taittinger. Esiste in due espressioni: un Blanc de Blancs da 100% Chardonnay Grand Cru e un Rosé che unisce Chardonnay e Pinot Noir. Entrambi affinano minimo dieci anni sui lieviti nelle cantine storiche di Saint-Nicaise a Reims.Non è uno Champagne prodotto ogni anno. Dal 1952 a oggi sono state rilasciate circa 48 annate in oltre settant'anni. Comtes de Champagne nasce solo quando la vendemmia raggiunge gli standard qualitativi richiesti per questa cuvée.
Il nome rende omaggio a Thibaud IV, Conte di Champagne e Re di Navarra, che regnò dal 1222 al 1253. Secondo la leggenda, Thibaud riportò dalle Crociate nel 1239 sia la rosa damascena che un antenato del vitigno Chardonnay.
Il nome "Comtes de Champagne" venne utilizzato con l'autorizzazione del Conte Guillaume, ultimo discendente della casata dei Conti di Champagne.
Quando Claude Taittinger creò questa cuvée nel 1952, fece una scelta audace: puntare esclusivamente sullo Chardonnay in un'epoca in cui le cuvée de prestige erano dominate dal Pinot Noir. Fu una dichiarazione di fiducia nel potenziale di eleganza e longevità dello Chardonnay della Côte des Blancs.
Il Comtes de Champagne Blanc de Blancs proviene esclusivamente da cinque villaggi Grand Cru della Côte des Blancs. Ogni villaggio apporta caratteristiche distintive all'assemblaggio finale.
Avize contribuisce purezza e precisione. I vini di Avize hanno una qualità cristallina, una trasparenza che definisce il carattere minerale dell'assemblaggio.
Chouilly fornisce struttura e potenza aromatica. È il villaggio che dà spina dorsale al blend, senza sacrificare l'eleganza.
Cramant offre mineralità con sfumature iodate e saline. Camminando tra i vigneti di Cramant con il team Taittinger, si percepisce quanto il suolo gessoso influenzi direttamente il carattere del vino.
Mesnil-sur-Oger apporta profondità e volume. È forse il più celebre dei cinque villaggi, noto per produrre Chardonnay di struttura e longevità.
Oger completa l'assemblaggio con vini espressivi e strutturati, che aggiungono complessità aromatica.
La combinazione di questi cinque terroir crea un vino che è più della somma delle sue parti. Non è semplicemente Chardonnay Grand Cru: è l'espressione di cinque interpretazioni diverse dello stesso vitigno su suolo gessoso.
Per Comtes de Champagne si utilizza esclusivamente la cuvée, il succo ottenuto dalla prima spremitura delle uve. Questo rappresenta circa i primi 2.050 litri da 4.000 kg di uva. La cuvée contiene la massima concentrazione di aromi e la minore estrazione di tannini e composti fenolici dalla buccia.
La scelta di escludere la taille (il succo delle spremiture successive) è un lusso che poche Maison possono permettersi. Significa sacrificare volume per garantire finezza.
Taittinger limita volutamente l'uso del legno per preservare l'espressione più pura del terroir. Solo il 5% del vino affina per tre-quattro mesi in barriques nuove di rovere, provenienti dalla tonnelleria Seguin Moreau, con un terzo rinnovato ogni anno.
È una scelta filosofica: il rovere non deve mai competere con la mineralità gessosa della Côte des Blancs. Il legno aggiunge rotondità e complessità, ma in modo quasi impercettibile al momento dell'assemblaggio. È solo dopo anni di affinamento sui lieviti che questa sottile integrazione emerge, fondendosi con il carattere dello Chardonnay senza sovrastarlo.
La fermentazione primaria avviene principalmente in acciaio inox per preservare la freschezza. Il vino completa la fermentazione malolattica.
Il dosaggio si attesta tra 8 e 10 grammi per litro. Per fare un confronto storico: negli anni Settanta il dosaggio di Comtes de Champagne era di 17 g/L. La progressiva riduzione riflette sia l'evoluzione del gusto verso Champagne più secchi.
Sebbene negli ultimi anni si sia fatto un gran parlare di Dosage Zero, è importante sapere che l'aggiunta di una piccola percentuale di zucchero è fondamentale per l'evoluzione del vino negli anni. Bilancia la cuvée conferendogli potenziale di invecchiamento.
Dopo l'assemblaggio, Comtes de Champagne inizia il suo lungo affinamento nelle cantine di Saint-Nicaise a Reims. Non sono cantine ordinarie.
Le Crayères sono cave di gesso scavate nel IV secolo dai Romani. Scendono a diciotto metri sotto il livello stradale. Nel XIII secolo appartennero all'Abbazia di Saint-Nicaise. Oggi sono classificate Patrimonio UNESCO.
Scendere nelle Crayères è un'esperienza che non si dimentica. La temperatura è costante a 11°C, l'umidità perfetta per l'affinamento. Le pareti di gesso bianco riflettono la luce fioca, creando un'atmosfera che Taittinger definisce "cattedrali sotterranee". Non è un'esagerazione.
Qui Comtes de Champagne riposa per un minimo di dieci anni sui lieviti. È un affinamento tre volte più lungo del requisito minimo per gli Champagne millesimati (36 mesi) e il doppio rispetto a molte altre cuvée de prestige. Questo tempo trasforma il vino: l'autolisi dei lieviti sviluppa complessità, la bollicina si integra, gli aromi evolvono verso note terziarie di brioche, frutta secca, gesso.
Il Blanc de Blancs è l'espressione originale, quella creata nel 1952. È 100% Chardonnay dai cinque Grand Cru della Côte des Blancs.
Al naso si apre con note di agrumi maturi, fiori bianchi, mandorla fresca. Con l'ossigenazione emergono sentori di brioche, burro fuso, gesso bagnato. Il palato è teso e verticale, con un'acidità che sostiene il vino senza renderlo tagliente. La mineralità gessosa è il filo conduttore, dalla prima impressione al finale persistente.
Non è uno Champagne che cerca di impressionare con la potenza. La sua forza è nella precisione, nella lunghezza, nella capacità di evolvere nel bicchiere e in bottiglia. In condizioni ottimali, può invecchiare trent'anni e oltre.
Ian Fleming, creatore di James Bond, ricevette alcune bottiglie del Comtes de Champagne 1953 direttamente da Claude Taittinger. In una lettera datata 9 aprile 1963, Fleming scrisse: "Ancora mille grazie per il vostro gentilissimo gesto e le mie più calorose congratulazioni per aver prodotto il più fine champagne del mondo." Comtes de Champagne divenne lo Champagne preferito di Bond nei romanzi originali.
Il Comtes de Champagne Rosé venne prodotto per la prima volta nel 1966. È la cuvée più rara della Maison: la produzione è inferiore al 10% rispetto al Blanc de Blancs.
L'assemblaggio è composto da 30% Chardonnay dai Grand Cru della Côte des Blancs e 70% Pinot Noir dai Grand Cru della Montagne de Reims, in particolare da Bouzy. Al blend viene aggiunto il 12-15% di vino rosso fermo, sempre da Pinot Noir di Bouzy, vinificato con macerazione pre-fermentativa prolungata.
Questa tecnica conferisce al Rosé una struttura tannica definita e aromi di frutti rossi e neri che si integrano con la mineralità dello Chardonnay. Non è un rosé delicato: ha spalle larghe e una complessità che richiede attenzione.
Rudolf Nureyev, il leggendario ballerino e coreografo, era un devoto estimatore di questa cuvée. La sua dichiarazione è diventata parte della storia di Comtes de Champagne: "Quando bevo Comtes de Champagne rosé, non danzo, volo." Una frase che cattura perfettamente la qualità eterea e trascendente di questo vino.
"Quando bevo Comtes de Champagne rosé, non danzo, volo"
Comtes de Champagne non è uno Champagne che si produce ogni anno. La decisione di rilasciare un'annata viene presa solo quando la vendemmia raggiunge lo standard qualitativo richiesto.
Questa selettività non è marketing: è una necessità. Per giustificare dieci anni di affinamento in cantine storiche, la materia prima deve avere il potenziale per trasformarsi. Annate che produrrebbero ottimi Champagne non sempre hanno la struttura e la concentrazione per diventare grandi Comtes.
Le annate recenti includono 2008 (considerata una delle più grandi del secolo), 2011, 2012, 2013. Ogni annata ha un carattere distinto: il 2008 con la sua tensione e mineralità, il 2012 che bilancia potenza e finezza, il 2011 che ha trionfato nonostante condizioni climatiche complesse.
Servire tra 10°C e 12°C. Evitare temperature troppo basse che chiudono gli aromi. Comtes de Champagne non è uno Champagne da aperitivo freddo: è un vino da meditazione che si esprime meglio quando ha respiro.
Preferire un calice a tulipano più ampio piuttosto di una classica flûte stretta. La complessità aromatica di un vino con dieci anni di affinamento richiede spazio per esprimersi. La flûte è elegante ma sacrifica la percezione olfattiva.
Per annate mature (oltre 15 anni), una leggera ossigenazione può essere utile. Non una decantazione vera e propria, ma versare il vino nel bicchiere e attendere qualche minuto prima di degustare.
Comtes de Champagne Blanc de Blancs ha la struttura per accompagnare un pasto intero, non solo l'aperitivo.
Crudi di mare: ostriche, ricci, tartare di pesce. La mineralità salina del vino dialoga con la sapidità marina.
Pasta con burro e tartufo bianco: l'intensità del tartufo trova nel Comtes un partner che non si lascia sovrastare.
Risotto allo zafferano: la dolcezza dello zafferano bilancia l'acidità dello Chardonnay.
Formaggi a pasta molle: Brie de Meaux, Brillat-Savarin. La cremosità del formaggio si fonde con la texture setosa del vino.
Per il Rosé, la struttura più ampia suggerisce abbinamenti con carni bianche, anatra, o anche tonno rosso appena scottato.
Comtes de Champagne si posiziona nella fascia alta delle cuvée de prestige. Il prezzo riflette la selezione esclusiva dei Grand Cru, l'uso della sola cuvée, e soprattutto i dieci anni di affinamento prima del rilascio. Potete trovare tutte le annate disponibili e prezzi nel nostro shop online.
Comtes de Champagne rappresenta il vertice della produzione Taittinger. Rispetto al Brut Prestige o al Prestige Rosé, utilizza esclusivamente uve Grand Cru, solo succo di prima spremitura, e affina tre volte più a lungo.
In condizioni ottimali di conservazione (temperatura costante non superiore ai 16°C, umidità controllata, assenza di luce e vibrazioni), Comtes de Champagne può evolvere positivamente per trent'anni e oltre dalla vendemmia.
La Maison rilascia Comtes de Champagne solo quando la vendemmia raggiunge gli standard qualitativi necessari per giustificare dieci anni di affinamento. In oltre settant'anni sono state prodotte circa 48 annate.
Il Blanc de Blancs è 100% Chardonnay dai cinque Grand Cru della Côte des Blancs: purezza, verticalità, mineralità gessosa. Il Rosé unisce 30% Chardonnay e 70% Pinot Noir dalla Montagne de Reims, con l'aggiunta di vino rosso fermo di Bouzy. Il risultato è uno Champagne con più struttura, note di frutti rossi e una complessità tannica che il Blanc de Blancs non cerca. Due espressioni diverse della stessa filosofia: il Blanc de Blancs è precisione, il Rosé è ampiezza. Il Rosé è anche il più raro, con una produzione inferiore al 10% rispetto al Blanc de Blancs.