Taittinger Folies de la Marquetterie

Al naso si presenta con un colore giallo dorato intenso, attraversato da un perlage finissimo e persistente. Il bouquet è generosamente fruttato: dominano sensazioni di pesca gialla matura e confettura di albicocca, arricchite da note avvolgenti di pan brioche tostato, crema pasticciera e delicate sfumature di vaniglia che tradiscono il passaggio in legno. Emergono anche accenni di mela cotta e un tocco di miele d'acacia.
Al palato rivela immediatamente la sua natura imponente: è un champagne di corpo e struttura, carnoso e avvolgente. Il frutto giallo maturo domina l'attacco – pesca sciroppata, albicocca candita – sostenuto da una texture cremosa e da bollicine estremamente fini che accarezzano il palato. A centro bocca si percepisce la complessità portata dal legno: note tostate, biscottate, una leggera speziatura dolce che aggiunge profondità senza mai risultare invadente.
Il finale è lungo, distintivo ed espressivo, con un ritorno delle sensazioni tostate e un delicato tocco legnoso che accompagna dolcemente la chiusura. La persistenza aromatica è notevole, segno di un champagne che ha raggiunto piena armonia.

Questo champagne possiede una struttura e una potenza che lo rendono ideale compagno di tutto il pasto, andando ben oltre il semplice ruolo di aperitivo. La corposità e la texture cremosa lo predispongono naturalmente ad accompagnare preparazioni più elaborate e saporite. Eccelle con carni bianche arrosto – pollo, tacchino, faraona – dove la ricchezza fruttata e le note tostate del vino dialogano armoniosamente con i sapori caramellati della cottura. I pesci di una certa consistenza, preparati con salse cremose o burrose, trovano in questo champagne un equilibrio perfetto: rombi, branzini, turbotti in salsa olandese o beurre blanc vengono esaltati dalla texture avvolgente e dalla persistenza aromatica.
Anche preparazioni più audaci come i risotti mantecati generosamente – ai funghi porcini, allo zafferano, agli agrumi – vengono valorizzate dalla struttura del vino che regge la cremosità del piatto senza esserne sopraffatta.
La componente tostata e leggermente speziata suggerisce accostamenti con formaggi a pasta semidura di media stagionatura come Comté o Gruyère, dove si creano ponti di sapore inaspettati. Per chi ama osare, questo champagne sostiene anche carni rosse delicate o preparazioni elaborate di cacciagione da piuma, dimostrando una versatilità gastronomica superiore alla media degli champagne.